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Casa, nuova o da ristrutturare? Prezzi e fisco, cosa conviene di più

  • Daniele I.
  • 19 apr 2017
  • Tempo di lettura: 2 min

Gli ultimi dati dell’Istat sui prezzi delle case dicono che dal 2010 al 2016 i valori delle abitazioni nuove hanno registrato solo una minima discesa (-2,6%) mentre quelli degli immobili usati sono diminuiti di quasi il 20%. Il fenomeno si spiega certo con il fatto che chi costruisce deve fare i conti con una struttura rigida di costo e non può abbassare i listini se non di qualche punto percentuale; ma c’è anche una maggiore consapevolezza che le case costruite oggi hanno caratteristiche tecnologiche impensabili solo qualche anno fa e che quindi presentino un valore aggiunto per cui può essere opportuno spendere di più subito per ridurre poi i costi di esercizio e ottenere una maggiore rivalutazione (o una minore svalutazione) dell’investimento. Basti pensare alle prestazioni energetiche: la maggior parte delle abitazioni nuove si trova nelle tre classi migliori (A+, A e B) e questo in una città con clima continentale come quelli della Pianura Padana significa risparmiare per una casa di 100 metri quadrati un migliaio di euro e passa all’anno rispetto a una casa edificata solo venti anni fa.

Nel supplemento L’Economia del Corriere della Sera in edicola domani senza sovrapprezzo con il quotidiano forniamo alcuni elementi per valutare se per chi sta cercando casa sia più conveniente puntare su un immobile di nuova edificazione o scegliere piuttosto una casa in buono stato perlomeno nelle parti comuni e affrontare i costi di una ristrutturazione. Il Fisco per tutto il 2017 agevola entrambe queste scelte: per chi compra il nuovo, purché ne sia certificata l’appartenenza alle tre classi energetiche di cui dicevamo, c’è la possibilità di portare in detrazione Irpef il 50% dell’Iva versata al costruttore, con un bonus spalmato in dieci anni. Meccanismo analogo per chi ristruttura: l’agevolazione è sempre del 50% calcolato su un tetto massimo di 96 mila euro. Teniamo conto di entrambe queste agevolazioni nel calcolo di convenienza, va però aggiunto che il fattore prezzo non è l’unico per decidere. Il nuovo, oltre a costare comunque di più, ha anche controindicazioni non indifferenti, come ad esempio la mancanza di una certezza effettiva sui tempi di consegna. Nelle pagine ci occupiamo anche di un’altra agevolazione fiscale per chi cerca casa. Si tratta dei vantaggi sempre in termini di Irpef presentati dal leasing abitativo, un’alternativa al mutuo che nel primo anno di vita è rimasta un po’ un sordina ma che ora probabilmente si diffonderà di più grazie all’arrivo sul mercato di nuove proposte. Il meccanismo del bonus è tale da favorire soprattutto l’acquisizione dell’immobile da parte degli under 35 ma il leasing ha caratteristiche di flessibilità che possono renderlo consigliabile anche a potenziali acquirenti più maturi.

 
 
 

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